Ore da incubo Sabato di caos al Meyer per un black out. Poi, ieri, la riattivazione dei reparti. Ma è da chiarire perché un temporale mandi in tilt un'ospedale nuovo di zecca, costato 70 milioni.
Attorno alle 16 di domenica dal punto vista elettrico era tutto a posto. E in serata è stata ripristinata la completa agibilità del pediatrico Meyer in tutti i reparti, con i bambini di nuovo al loro posto. Il fine settimana però ha messo a dura prova i piccoli e le loro famiglie, i lavoratori, gli infermieri e i medici.
Centraline ko e bimbi dimessi
Da sabato verso le 16.30 fino a domenica notte un corto circuito, derivato da una perdita di un tubo di raccolta dell'acqua, e bypassato dopo alcune ore dall'intervento dei vigili del fuoco e dell'Enel, ha messo fuori uso le centraline del Meyer. Una ventina di bambini sono stati dimessi e altrettanti trasportati nell'ala ovest di Villa Ognissanti.
Atto doloso, anzi no
Prima il panico, poi la rabbia si sono diffusi fra la popolazione dell'ospedalino. A partire dai genitori dei piccoli pazienti. In un primo momento il direttore generale Paolo Morello aveva parlato di un "possibile atto di sabotaggio" ma poi si è corretto parlando di "cause tecniche, senza però escludere nessuna ipotesi". La stessa, più prudente, linea è stata assunta dall'assessore toscano alla Salute Enrico Rossi. Adesso sono in corso verifiche a tutto campo, l'area dei cavi ineressati dal corto circuito è stata sequestrata e si indaga anche su progetti e lavori. "Abbiamo sempre detto che il trasloco del Meyer fatto un mese è stato troppo frettoloso - commenta Daniele Ciofi coordinatore della Rsu -, anche se non è questo il momento delle polemiche". Anzi, precisa, "sono orgoglioso di come tutti i lavoratori si siano spesi senza sosta per riportare la normalità nell'ospedalino". Un grazie per l'impegno nel limitare i disagi è arrivato anche dall'assessore Rossi.
Fonte: City
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